Il colpevole? L'oleocantale!
Quante volte abbiamo rifiutato un olio evo perché "piccante"? Solo perché forse non sapevamo che il "colpevole"e' un flavonoide derivato dall' oleuropeina anch'essa presente nell'olio evo. Ingerendo una dose di FANS ibuprofene(il classico "moment" sciolto in acqua) abbiamo avuto la stessa fastidiosa sensazione di piccante. Le due molecole si assomigliano strutturalmente, ma anche funzionalmente. Entrambe sono in grado di inibire la ciclossigenasi(COX 1e 2) enzimi coinvolti nella biosintesi delle prostaglandine e dunque nel processo infiammatorio; entrambi a lungo termine sono correlati con la riduzione del rischio di ammalare di AD(malattia di Alzheimer). Il meccanismo d'azione è ancora oggetto di studio, ma come riportato nella recente letteratura, vi sono evidenze che l'oleocantale sia in grado, in vitro come in vivo di controllare i livelli di beta amiloidi e proteina tau nel cervello. Un recente studio(2013) riporta un'attività in vitro dell'oleocantale su linee cellulari di mieloma multiplo con inibizione della loro proliferazione mediante induzione dei meccanismi di apoptosi. Lo studio ne suggerisce la potenzialità terapeutica che però è ancora lungi da venire. L'oleocantale avrebbe attività antimicrobica soprattutto contro batteri responsabili di infezioni delle vie digerenti e respiratorie ed antitumorali verso alcuni tipi di carcinomi del colon, del polmone e della mammella. La sua attività si esprime in modo elettivo nell'effetto antinfiammatorio e soprattutto antialgico, anche se in una dose di 50 grammi di evo al giorno(corrispondenti al 10% dell'efficienza antidolorifica di una dose di ibuprofene), troppo alta rispetto alle raccomandazioni delle nostre linee guida alimentari, soprattutto per soggetti in sovrappeso. La sua percentuale nell'olio evo e' correlata all'età delle olive ed alla qualità del l'olio. È stabile al calore solo se non è riscaldato a lungo. Altra buona ragione per utilizzare l'olio evo a crudo ed a freddo. Naturalmente non dimentichiamo che l'oleocantale convive nell'olio evo con tanti altri "fratellini"diversi e simili i quali in sinergia fra loro fanno dell'olio evo il condimento d'elezione per la salubrità delle nostre pietanze. Non a caso già Omero lo appello' oro liquido.
