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Dieta e fertilità


Peso e fertilità creano un binomio imprescindibile. E' stato suggerito che il 7% delle donne in periodo fertile, ha problemi di sub-fertilità. Il peso nel pre-concepimento è uno dei principali fattori di rischio per la fertilità ed è ormai accertato che la perdita di peso migliori la fertilità in donne sovrappeso o obese. Le donne con un BMI superiore a 30, hanno cicli mestruali irregolari e maggiore difficoltà nel concepire rispetto a quelle che mantengono il peso della salute. Molte donne in sovrappeso o obese che lottano con problemi di infertilità sono affette da co-morbidità come la PCOS, sindrome dell'ovaio policistico che pone ulteriori problemi alla fertilità stessa dovuti ai disturbi legati alla insulino-resistenza , al metabolismo degli ormoni sessuali e al ciclo mestruale. E' stato stimato che il 75% di donne in sovrappeso e obese infertili è affetta da PCOS. E' ben documentato in letteratura che la perdita di peso migliori la fertilità e gli esiti della gravidanza. I benefici includono cicli mestruali più regolari, migliore qualità degli embrioni nel trasferimento in fecondazione in vitro, un dosaggio più basso dei farmaci, un minor numero di cli di trattamento. Inoltre, la perdita di peso di appena il 5% -10% può essere significativo nel migliorare squilibri ormonali, riducendo i tassi di aborti spontanei. Si è rilevato che una perdita di peso ottenuta con diete low carb(<45% dell'energia come carboidrati ) è stata più efficace in donne sovrappeso/obese affette da PCOS. Una serie di studi effettuati in USA, Australia ed Italia, sono stati esaminati in una revisione; gli approcci dietetici erano i seguenti:

-una dieta chetogenica con un apporto di carboidrati inferiore a 20 grammi al giorno con l'assunzione di energia ad libitum,

-una dieta molto ipocalorica al 34% carboidrati,

-una dieta ipocalorica limitata con il 40% di carboidrati,

-una dieta lievemente ipocalorica al 45% di carboidrati.

Una variante è stata osservata anche nei gruppi di controllo, dove la dieta abituale era stata resa leggermente restrittiva in energia (in base al consumo di energia del gruppo di intervento). Ci sono prove convincenti che la riduzione del carico glicemico della dieta possa ridurre i livelli di insulina circolante, migliorare lo squilibrio ormonale e indurre la ripresa dell'ovulazione e quindi migliorare i tassi di gravidanza. I risultati di questa revisione evidenziano che le diete low carb possono ottimizzare la fertilità in alcuni gruppi clinici, in particolare per il sovrappeso e per le donne obese con sindrome dell'ovaio policistico. Uno studio prospettico effettuato su oltre 18000 donne inoltre, ha evidenziato che la qualità di carboidrati della dieta influenza il rischio di infertilità ovulatoria del 78% nelle donne che consumano una quantità maggiore di carboidrati. Numerosi studi hanno dimostrato che le diete a basso contenuto di carboidrati non solo inducono una perdita di peso veloce e significativa ma sono anche in grado di ridurre l' insulinemia, migliorando di conseguenza la sensibilità insulinica. La cascata biochimica che segue promuove un equilibrio ormonale più favorevole con una riduzione del testosterone libero e un aumento dei livelli di globulina legante gli ormoni sessuali che può essere associato ad un miglioramento della funzione mestruale e della fertilità. I vantaggi contestuali della perdita del peso e del migliorato equilibrio ormonale esitano in un miglioramento della fertilità sia in donne con PCOS che senza. Tuttavia, è importante notare che la restrizione energetica potrebbe essere più saliente rispetto al profilo dei macronutrienti. Riguardo la dieta chetogenica e le diete molto ipocaloriche in particolare, migliorano le variabili metaboliche e ormonali nelle donne in sovrappeso e obese e gli autori dello studio hanno ipotizzato che questo effetto possa essere il risultato che l'impatto della chetosi ha sulla qualità degli ovociti. In studi in cui sia stata utilizzata una dieta molto ipocalorica sono stati rilevati effetti positivi sulla fertilità. Una revisione sistematica sugli effetti della perdita di peso sulla fertilità ha osservato che, sebbene con le diete di energia molto bassa vi sia aumento dei risultati di fertilità, i risultati non erano alti come quelli visti negli interventi di stile di vita. Una delle critiche più comuni su diete a basso contenuto di carboidrati è che spesso si traducono in riguadagno del peso. Di conseguenza, è necessario che siano intraprese ulteriori ricerche sulla durata del trattamento, della perdita del peso nel lungo termine e sui benefici di rialimentazione delle donne per ottimizzare meglio la fertilità.

Fonti:

Nutrients. 2017 Mar; 9(3): 204

Maturitas. 2013 Jan;74(1):10-3

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