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Perchè rivolgersi ad un professionista della nutrizione?


Di solito ci si rivolge al Nutrizionista perché si ha un problema quantitativo, dunque di eccesso o di carenza di peso corporeo. Ci si rivolge al professionista cui si è rivolto un amico, a colui il quale si impone sul mercato con una pubblicità ed un marketing puntuali e mirati, a quello che "ha fatto dimagrire tantissima gente". In realtà il dimagrimento non dovrebbe essere considerato il punto d'arrivo di un percorso di cambiamento del proprio corpo, ma uno strumento per finalizzare il proprio benessere. In sostanza, a preoccuparci dovrebbe essere la "qualità" del nostro corpo oltre che la "quantità". Dovremmo preoccuparci di ciò che accade nel nostro organismo ogni qualvolta ingeriamo del cibo, per far si che i nostri pasti siano adeguati al nostro fine ultimo, il benessere che viene da un buono stato di salute.

Ogni volta che ingeriamo alimenti dalla elevata densità calorica in zuccheri e grassi, ad esempio, alimentazione tipica dello stile di vita occidentale, il nostro organismo subisce due tipi di stress post-prandiale, metabolico e immunitario, che permangono per le successive sei ed anche otto ore dopo il pasto. Il primo tipo di stress consiste in una intensa attività metabolica finalizzata all'utilizzo dei nutrienti stessi; il secondo tipo di stress consiste nella gestione di eventuali componenti tossiche presenti negli alimenti ingeriti. Inoltre pasti con elevato contenuto di zuccheri e grassi inducono una risposta infiammatoria sistemica che risulta nell'attivazione di pathways metabolici che producono specie reattive dell'ossigeno e dell'azoto, i cosiddetti radicali liberi, sostanze fortemente ossidanti e dei mediatori dell'infiammazione.

Gli attori di questa risposta sono da un lato gli adipociti, dall'altro le cellule del sistema immunitario responsabili della risposta innata ossia i granulociti neutrofili, i monociti ed i macrofagi. A questo quadro si associano le risposte metaboliche insulinica, lipidica e vascolare.

Per tale ragione non solo l'introito calorico va attentamente valutato, ma anche la composizione qualitativa del nostro pasto, azione di gran lunga più difficile per chi non è "del mestiere". Pertanto rivolgersi al Nutrizionista è utile ed in alcuni casi necessario, perché soggetti che sono in sovrappeso, soggetti che soffrono di patologie cardiovascolari, metaboliche, degenerative sono più esposti al danno da sovralimentazione e da alimentazione squilibrata. L'esistenza di uno stato preinfiammatorio così come sussiste in questi soggetti, causa una risposta infiammatoria al pasto più forte che nei soggetti normopeso e sani.

Calibrare i pasti dovrà essere quindi un'azione quotidiana perenne, concetto purtroppo ancora molto lontano nella mentalità secondo la quale "una dieta vale l'altra, purchè sia semplice e mi faccia dimagrire velocemente".

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