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Il modo migliore per resistere alle tentazioni? Cedervi


La tentazione di un bel dolce profumato, può essere davvero difficile da gestire, soprattutto se si segue una dieta controllata che spesso, erroneamente non prevede il consumo ben calibrato di un dolce. Ma come riuscire a gestire una pietanza ritenuta così tanto pericolosa dall'obsoleto quanto radicato concetto del conteggio delle calorie? Partendo dal presupposto che il nostro organismo è provvisto di un sistema ormonale complesso e che le calorie non sono tutte uguali come non lo sono gli alimenti in quanto ad impatto sul nostro organismo. Senza alcuna pretesa vi descrivo un dolce che, fra le tante sperimentazioni che ho realizzato, nelle quali la cucina tradizionale insegnatami con grande semplicità dalla mia mamma Olga si è spesso sposata con la ricerca di alternative funzionali e con l'utilizzo di ingredienti home made, derivati da materie prime offerte dalla mia meravigliosa terra, la Puglia, può essere consumato senza troppa preoccupazione anche lungo un percorso di rieducazione alimentare. Perché ci si educa mediante la gestione e non attraverso il divieto.

Ho realizzato una sbriciolata utilizzando della farina d'avena e un pugno di farina di castagne. L'avena è un cereale fonte di carboidrati a lenta digestione. Il suo impatto sulla glicemia è più soft rispetto a quello di altri cereali. Le fibre naturalmente presenti nel chicco d'avena hanno un effetto benefico sul nostro intestino e sulla nostra colesterolemia, oltre che sull'appetito e sul controllo del peso corporeo.

E' il cereale più ricco di proteine (12-15%), di acidi grassi essenziali, come l'acido linoleico ed ha un elevato contenuto in lisina, un amminoacido generalmente scarso nei cereali.

La farina di castagne mi ha aiutato ad addensare l'impasto e ha conferito un sapore dolce che mi ha permesso di contenere di molto la quantità di zucchero del composto. Come ingrediente grasso ho utilizzato dell'olio di girasole ed ho aggiunto un pugnetto di farina di mandorle che ha conferito al composto un gradevole profumo ed una ulteriore compattezza. La fonte proteica è stata data due tuorli d'uovo; per ammorbidire l'impasto ho utilizzato dell'acqua ghiacciata. Ho aromatizzato con scorzetta di limone e bacca di vaniglia ed una volta fatta la base ci ho spalmato su della confettura di uva malvasia della mia terra, che ho realizzato nel settembre scorso, senza zucchero, sfruttando il contenuto di zuccheri di questa qualità di uva. Ho ricoperto con il restante impasto sbriciolato ed ho messo in forno: 160 gradi fino a doratura. Ottimo per la prima colazione.

Ingredienti:

200 g di farina d'avena integrale

50 g di farina di castagne

50 g di farina di mandorle

70 g di olio di girasole

50 g di zucchero

2 tuorli d'uovo

scorza di un limone grattugiato

una bacca di vaniglia

acqua ghiacciata q.b.

confettura di uva malvasia nera q.b.

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