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Il più "fico" di tutti.

Opuntia ficus indica è una pianta grassa spinosa arrivata dal Messico, ma perfettamente ambientatasi nel nostro Paese, soprattutto nelle zone del sud Italia, dove viene coltivata a scopo ornamentale ed anche commerciale, per via dei suoi gustosi frutti, i fichi d'India, colorati, costituiti da una bacca carnosa, uniloculare, con numerosi semi. Nelle varietà rossa, gialla e bianca, maturano fra agosto e settembre sono poco acidi e molto ricchi di acqua e zuccheri e devono la loro particolarità alla presenza di pigmenti detti betalaine che escludono quella delle antocianine. Contengono elevate quantità di amminoacidi, minerali, soprattutto magnesio, fibre e vitamine, soprattutto la vitamina C che li rendono davvero interessanti dal punto di vista nutrizionale. Sono caratterizzati da componenti mucillaginose di natura polisaccaridica come arabinosio, galattosio, ramnosio e xilosio. Le mucillagini sono in grado di dare un giusto senso di sazietà e favorire una regolare attività dell’ intestino, oltre che mantenere un sano microbiota. Anche chi segue un percorso nutrizionale volto alla perdita del peso può consumare tranquillamente questi frutti, in quantità adeguata naturalmente. Può trarne beneficio l'assetto lipidico e quello glucidico. I frutti vanno consumati con molta cautela se si soffre di sindrome dell'intestino irritabile, in caso di gravidanza ed età infantile, per la presenza di ragguardevoli quantità di taurina.

Con i fichi d'india si possono comporre delle confetture a basso tenore di zuccheri, un gustoso gelato e con il loro succo, un saporito risotto.

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