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"Mandorle, mandorle fresche"


Il refrain di sottofondo, quando bambini, nei giardini, giocavamo nei lunghi pomeriggi d'estate. La piccola figura ricurva di un vecchio senza età distribuiva "cuppetielli" di mandorle fredde, candide, dolci, sazianti e dissetanti, una prelibatezza concessa a piccole dosi dai nostri genitori. Nessuno di noi bambini immaginava che questo seme commestibile di una Rosacea, ricchezza nascosta in un guscio legnoso bucherellato e ricoperto di una spessa e vellutata camicia verde, fosse un alimento di prim'ordine, ricco di energia. Zuccheri(20% circa), trigliceridi(50% circa), una elevata presenza di acidi grassi monoinsaturi e di vitamine quali riboflavina e vitamina E e molto microelementi, calcio, magnesio, rame, manganese; una buona quantità di proteine (20% circa) e fibre(10%circa). Unica pecca? Il tenore calorico, circa 600 kcal/100g, ragione per cui il consumo deve essere moderato, in particolare se si è in sovrappeso. La versatilità di questo seme è straordinaria: se ne può fare una bevanda molto gradevole e profumata, un olio molto efficace per prevenire le smagliature e molto utile come solvente per preparazioni cosmetiche contenenti oli essenziali che se usati in purezza, potrebbero avere effetti collaterali sgradevoli. Attenzione alla mandorla amara, di aspetto del tutto simile, non adatta alla alimentazione a causa della presenza in essa della amigdalina, glucoside ad attività tossica inattivabile solo da una lunga cottura. Anche la mandorla amara pero, ha un suo lato positivo: viene usata in pasticceria in piccole ed innocue dosi, per contribuire alla produzione degli amaretti. Come dire, c'è del buono in ogni cosa, dipende da come la si usa.

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